Molti la chiamano Street Photography mentre io amo chiamarla, in italiano, fotografia di strada. La si può fare dovunque, fuori casa, e non necessariamente in un ambiente urbano e/o con persone. Molte volte, infatti, mi ha attratto un oggetto abbandonato, un animale dallo strano atteggiamento, la forma curiosa di un albero o di una roccia, una vecchia costruzione abbandonata che trasudava una vita umana già vissuta, e così via. Spesso, la fotografia di strada sfocia nel reportage vero e proprio essendo i confini fra i due generi molto elastici, a mio parere.
In questo tipo di fotografia non reputo necessaria la perfezione tecnica, anche perchè in molti frangenti non vi è il tempo di curare la messa a fuoco, l'esposizione ecc. e, grazie alla diffusione degli smartphone che sempre accompagnano la nostra vita, essa può essere praticata da chiunque di noi in qualunque momento e in tutti i luoghi (nell'ovvio rispetto della privacy altrui) : è sufficiente affidarsi agli automatismi e il gioco è fatto.
Personalmento, oltre lo smartphone adopero una super compatta della Sony (HX60) che racchiude in se un intero corredo fotografico, con escursioni focali dello zoom, equivalenti nel 35mm, che vanno dai 24 fino a oltre 750mm! Questo è un esempio di quanto ripreso quasi al volo grazie a questa super compatta che porto spesso con me:
Questo è un altro esempio:
Questo è un esempio di come un semplice ed economico smartphone può essere prezioso nella fotografia di strada:
Gli esempi con le immagini parlano da soli. Oggi la fotografia di strada è veramente alla portata di tutti, grazie anche alla grandissima diffusione degli smartphone. Provare, quindi, provare e ancora riprovare fino a quando ciascuno di noi scoprirà di aver scovato degli aspetti della vita comune di tutti i giorni che non avrebbe mai immaginato che esistessero.
Nunzio Bilotta